Quando i miei trekking hanno iniziato ad avere parecchio successo sognavo gruppi internazionali misti per poter sfamare la mia voglia di condivisione culturale. Piano piano questo sogno sta diventato una realtà. Il gruppo della scorsa settimana aveva tra le sue fila etnie e nazionalità che hanno reso il trekking in montagna assolutmente indimenticabile.
Se avere Sabin dall’Olanda e Rob e Nina dalla Nuova Zelanda è stato un onore, avere Liran e Noa, israeliani, insieme a Nasseren e Muna, Palestinesi di Giordania è stato semplicemente una favola.
Ero ovviamente un po’ preoccupato che potessero scoppiare “casi politici” tra questi due gruppi che si fanno la guerra da così tanto. Invece la montagna ha unito tutti in maniera fantastica! Ovviamente l’Italia era ben rappresentata da me e Betta e al bivacco abbiamo incontrato un fotografo naturalista Francese, Jean Claude, che, scoregge tremebonde a parte, si è rivelato molto simpatico.
Il clima, come in tutto questo 2015 si è rivelato semplicemente magnifico: se il primo giorno abbiamo camminato in un bosco di bruma, il secondo giorno ci siamo svegliati con dei colori fantastici, con la neve che copriva gentilmente il Parco dell ‘Orsiera. L’obiettivo e la scelta della meta era dovuta all’avvistamento di cervi abbiamo subito trovato il primo giorno. Durante la notte e per entrambi i giorni ci siamo “goduti” i loro lamentosissimi bramiti d’amore.
Il secondo giorno siamo saliti fino ai 2600 metri del colle dell’Orsiera e abbiamo potuto ammirare il monviso e tutta la Val Chisone. Un trekking internazionale meraviglioso per scoprire tutto l’anno le nostre meravigliose montagne!