Ecco a voi il primo vero post!!
Per tutti coloro che ancora non lo conoscono oggi presento il Gran Pertus, o buco di Thullie, dove siamo andati io e Laura sabato scorso.
Il buco è un incredibile grotta sita a 2020m di altezza, sopra Chimonte, in Val Susa. Il buco di Thullie ha la particolarità assoluta di esser opera di un singolo uomo che, a colpi di piccone(!), lo terminò in 8 lunghi anni (siamo nel XVI secolo). Scavando 20 centimetri al giorno Colombano Romean(un vero mito!) riuscì nell’impresa di bucare la montagna per 600 metri e giungere nellla fertile Thullie da cui era possibile portare la bramata acqua a Ramats.
Il Pertus è’ raggiungibile in 1 ora di macchina (frazione San Antonio di Ramats,1400m) e 2 ore a piedi. La salita è ripida e giocosa con i suoi tornanti e la scrosciante acqua che ci accompagna lungo tutto il percorso
Giunti al Pertus ci accorgiamo con stupore che l’acqua che ci ha sorriso lungo la salita giungeva proprio dal Pertus stesso! Dunque dopo 500 anni l’opera incredibile del Romean è ancora funzionante e irriga l’intera valle. Chi di noi si potrà fregiare di far crescere piante anche a 500 anni dalla nostra morte? Quelli si che erano “lavori”!! Per chi volessse spingersi oltre, a una mezzora ci sono i bellissimi Quattro Denti. Io e Laura abbiamo fatto a meno di questa appendice in quanto il tempo non era dei migliori. Tuttavia se il tempo lo permette i Quattro denti sono da visitare assolutamente!!
vi lascio con una massima dedicata allo stoico Romean
– Chi non travaglia, muore nella paglia🙂
Buona gita!
Video del pertus: http://www.youtube.com/watch?v=5J32UZiPVLw
COME ARRIVARE:
Uscire dalla Torino Bardonecchia a Susa e seguire per Chiomonte strada statale 24 per il Moncenisio. Superato il paese di Chiomonte, dopo circa 1 Km girare a destra dopo un ponte(troverete le indicazioni Pertus su cartelli marroni). Salire seguento per San Antonio. Il sentiero è facilmente individuabile fino alle Grange Pertuso. Qui, ormai già a 2000m, dovete seguire il sentiero che va sulla sinistra che però non segnala il Pertus, dopo 10 Minuti giungerete alla meta!! Seguendo il sentiero sulla destra arriverete ai Quattro Denti.
bravooooooooooooo
continua così!!! si sente la PASSION :)) la riesci a trasmettere anche ad una che è “solomaresolomare”!!!
Bellissima storia, molto affascinante!!!
carino anche il video!!
Non sapevo nulla di tutto ciò.. ed era davvero un peccato ..GRAZIE!
se voleste approfondire la storia di Colombano Romean:
http://www.rupestre.it/archiv/3/tpop29.htm
bravo robi è bellissimo approfitteremo presto della tua competenze 🙂
Grazie magnus caro!
se vuoi ci mettiamo daccordo facciamo una bella gita nel tuo stile.. chiameremo il post “braciolate estreme”;)
un abbraccione!!
Ciao roby bellissima foto e gran bella storia!
Fichissimo!! voglio venire!!!
Scarponcini ai piedi, bastoncini da trek per coordinarsi con le braccia, off the beaten tracks saliamo sudando…incontrando ciuffi selvatici di rovi, di more, di spine di rose spontanee, liberi come i fili d’erba, di cui non sappiamo ancora il nome, immaginandone il sapore di distillato alcolico… e giungiamo alle prime baite della frazione di Ambournet, dove ci viene a salutare un bianchissimo pastore maremmano che ci conduce dai suoi simpatici padroni che a queste latitudini si ritirano nel week end in cerca del Silenzio…come noi.
Curiosando nella storia cinquecentesca di cui fu protagonista Colombano Romean, ho scoperto che i collegamenti tra l’imbocco della galleria e la frazione Ramats erano tenuti proprio da un cane, che tutti i giorni faceva la spola per portare da mangiare allo scalpellino…
Consiglio a tutti questa gita fuori porta sopra Chiomonte, anche solo per le sue chicche culturali, quali i concerti occitani al forte di Exilles o lo shopping vintage presso una tipica bottega di sgomberi sulla statale che collega Susa a Exilles…in cui scoviamo un’antichissima grolla dell’amicizia….
è proprio vero…..soprattutto quando i due picchi scoscesi innamorati si guardano quando nessuno li vede e il tramonto,che invece sa tutto di loro due,gli strizza un raggio e li colora del solito rosso da fine giornata
Bel post roby …finalmente anche un capra come me che non capisce nulla di monti e sassi, potrà avventurarsi in qualche gita oltre casellette !! 🙂
mi ricordo una super gita con ciaspole fino al pertugio! due ore di cammino nella neve per arrivarci…cinque metri percorsi all’interno del buco…..”no! io aspetto fuori…no! io sto qua…tu vai pure rob!” Ahahah ci devo tornare e riprovarci!
L’ironia della sorte è che se ci riprovassi ora, senza ciaspole e d’estate, il buco non sarebbe percorribile, perchè ci scorre un fiume in piena d’acqua corrente…sob
Grande Roby!! Ho ricevuto il link del tuo blog e posso solo farti tanti complimenti! Fa venire voglia di mettersi in cammino!! e soprattutto ci ricorda che abbiamo delle meraviglie spesso proprio sotto il naso, ma siamo talmente tanto “drogati” dalla vita quotidiana da considerarle scontate e non curarcene! In bocca al lupo per tutto!!
Passeggiata veramente carina!
Aggiungo altre due curiosità:
le nicchie per le lanterne scavate nelle pareti servivano non solo per la luce, ma soprattutto per continuare a scavare il tunnel abbastanza dritto: le lanterne venivano posizionate in due nicchie un po’ più indietro rispetto a dove Romean era arrivato a scavare (una a destra e una a sinistra) e, dal punto in cui era arrivato, guardava in dietro. Se nessuna lanterna era direttamente visibile, allora stava scavando dritto, altrimenti, stava curvando;
Romean morì poco dopo aver terminato l’opera: leggenda vuole che, oltre al salario percepito durante il lavoro, il contratto prevedesse vitto e alloggio vitalizi e che quindi, per ovvi motivi di risparmio…venne assassinato.
grande ettore! Chicche squisite!!