Il Giro della Bessanese è un trekking selvaggio che si sviluppa tra Italia e Francia a partire dalle valli di Lanzo. In particolare siamo partiti da Pian della Mussa, in Val d’Ala e abbiamo affrontato il Giro della Bessanese con qualche variante. La principale delle quali è stata quella di scalare la Croce Rossa il secondo giorno. Dopo aver passato la prima notte al bivacco San Camillo come descritto nella scheda del Trekking, ci siamo diretti verso il rifugio Cibrario che però dista solo un ora e mezza dal bivacco. Abbiamo pertanto avuto tempo di lasciare gli zaini al rifugio per poi dirigerci verso i 3566 metri della Croce Rossa. La nostra audacia è stata pienamente ripagata dall’avvistamento di 4 enormi Grifoni. I grifoni sono degli avvoltoi e sono gli uccelli più grossi d’Europa. Hanno un apertura alare dai 240 ai 280 centimetri e sono impressionanti. Abbiamo avuto la fortuna di vederli da molto vicino come potete vedere dalle foto. Non ho un obiettivo con zoom quindi potete capire quanto questi splendidi animali fossero vicini.
Il trattamento al rifugio Cibrario è stato come sempre regale. I volontari del CAI Leinì sono sempre diversi ma accomunati da uno spirito goliardico e incredibilmente disponibile e gentile. Dopo questa bellissima esperienza il Giro della Bessanese prosegue verso la Francia. Ormai gasati dai primi due bellissimi giorni ci siamo inerpicati per il Colle Sulè e Colle Autaret per poi ridiscendere il lungo Vallone della Lombarda, in Francia. Qui abbiamo avvistato pecore sventrate da lupi e passato una mezz’oretta sotto la pioggia. Il meteo quest’anno è stato molto clemente e l’alta pressione ci ha regalato una stagione di Trekking magnifica. Questo tour della Bessanese non è stata un’eccezione.
Al rifugio Averole i francesi ci hanno stupito preparandoci Lasagne per cena e Croissant a colazione. Per una volta non ci si può lamentare! Il giorno seguente il sole ha accompagnato il nostro ritorno verso l’Italia. Simone, Elizabeth e Steven sono stati un gruppo splendido con grande voglia di divertirsi e di passare del tempo insieme malgrado ci fosse qualche barriera di lingua. Elizabeth ha avuto qualche problema con il suo ginocchio e l’ultimo giorno è stato duro per lei. Il Passo Collarin è molto ripido e il vallone che ne segue sembra in Karakorum piuttosto che sulle Alpi. Elizabeth però non si è però mai lamentata e tutto il gruppo l’ha sostenuta alla grande e siamo potiuti tornare tutti con grande entusiasmo dopo quattro giorni di natura incontaminata e un’esperienza in saccoccia che difficilmente ci scorderemo. Grazie a tutti e buon Giro della Bessanese a tutti!
Che bel video!
Grazie Chiara!